La Chiesa

Nella chiesa la vita della comunità certosina raggiunge la sua più alta espressione negli Uffici conventuali, perché la preghiera liturgica e il canto, fatti in comunità, attuano in modo visibile la fusione della  vita d’orazione di ciascun monaco solitario con quella dei suoi con i fratelli. La preghiera comunitaria comprende la Messa conventuale quotidiana, sempre cantata e talora concelebrata, le ore maggiori dell’ufficio canonico, ossia il Mattutino e le Lodi nel cuore della notte, e iVespri nel pomeriggio. La chiesa conventuale, ricostruita dopo il terremoto del 1783 e consacrata il 13 novembre del 1900 dal vescovo serrese Mons. Giuseppe Barillari, custodisce il busto argenteo in cui sono conservate le reliquie del cranio di S. Bruno. In una teca di vetro, posta sotto il busto, sono collocate altre reliquie del sacro corpo del fondatore dei certosini e le ossa del beato Lanuino, primo successore di San Bruno alla guida dell’eremo della Torre. Un' iscrizione, con la frase “In morte quoque non sunt divisi” ricorda la sepoltura in una fossa comune dei due patriarchi certosini e ne richiama la profonda vicinanza spirituale e umana.