San Bruno

La vita. Bruno nasce a Colonia, intorno all'anno 1030. Giovanissimo si trasferisce a Reims, per studiare presso la Scuola capitolare. Successivamente diviene dapprima professore e poi rettore della stessa scuola.  Nel frattempo matura l'idea della vita monastica. Bruno anela al deserto. Insieme a sei compagni si reca da Ugo, Vescovo di Grenoble. Bruno conta sul suo aiuto. Ugo  si rende conto di trovarsi di fronte ad un progetto di Dio e accompagna Bruno e i suoi compagni al loro “Deserto”. Si lasciano alle spalle Saint Pierre de Chartreuse. Superano diversi ostacoli naturali e raggiungono un'altezza di mille metri. Dinanzi ai loro occhi si apre la valle di “Chartreuse”. Iniziata nel 1084, la prima Certosa, avrà il nome di “Santa Maria de Casalibus”, cioè delle capanne. Nel 1088 Eudes de Chatillon, che è stato alunno di Bruno a Reims, viene eletto Papa assumendo il nome di Urbano 2. Egli lo vuole come consigliere e lo chiama a Roma; Bruno lo raggiunge lasciando Chartreuse. Urbano II, però, è costretto a fuggire e Bruno lo segue. Dopo essere stati a Capua, Salerno e a Benevento, nel 1090 si rifugiano in Calabria, ospiti dei Normanni, che da poco hanno conquistato quelle terre. Urbano II offre a Bruno di divenytare Arcivescovo di Reggio Calabria, ma egli rifiuta chiedendo di tornare alla vita monastica. Urbano II esaudisce il suo desiderio ma questo posto deve essere in Calabria. La valle di Santa Maria della Torre a 850 metri d'altezza si mostra deserta, boscosa ma non inospitale, proprio come “Chartreuse” e accettando il dono di quelle terre da parte del Conte Ruggero il normanno costruisce, insieme ad alcuni confratelli un nuovo eremo che prenderà il nome di Santa Maria della Torre. Il 6 ottobre 1101 San Bruno muore e viene sepolto nel piccolo cimitero dell'Eremo. Nel 1514 Leone X autorizza i certosini a celebrare il culto del loro fondatore. Nel 1623 il Papa Gregorio XV estende il culto di San Bruno a tutta la Chiesa, da celebrarsi il 6 ottobre. Le sue reliquie furono trasportate da Santa Maria alla Certosa il martedì di Pentecoste del 1515. - La spiritualità. L'aspetto dominante del carattere di Bruno è stato il suo desiderio di solitudine. Bruno però non è mai fuggito. Ha rinunziato ad agi ed onori e ha scelto il “deserto” perchè lo considerava un mezzo per raggiungere Dio. L'esempio di San Bruno può aiutarci a creare nei nostri cuori uno spazio di silenzio. Come costruire una piccola certosa dentro di noi, nella quale, se pur per pochi minuti al giorno, può entrare solo Dio. Bruno ci fa capire che il deserto non è assenza degli uomini, ma presenza di Dio, ovunque noi siamo.