La giornata del certosino. Una volta di notte, per il Mattutino, e due volte di giorno, per la Messa conventuale e i Vespri, i monaci si recano in chiesa. La liturgia comune è sempre cantata. Chi celebra una Messa in solitudine lo fa in una piccola cappella. Tutto il resto del tempo, durante la settimana, è trascorso nella solitudine della cella. La giornata viene scandita dalle Ore dell’Ufficio. Oltre ad esso, il monaco si applica anche alla preghiera personale, alla lettura della Bibbia, allo studio e al lavoro. Le veglie notturne, le prime ore del mattino e le ultime del pomeriggio, dopo i vespri, sono particolarmente dedicate alla meditazione silenziosa e alla preghiera contemplativa. Lettura e studio, lavoro manuale, pasti. La lettura, saggiamente regolata, dona all’anima maggior forza e fornisce un supporto alla contemplazione del Signore. Al termine della mattinata e durante le prime ore del pomeriggio, il monaco può applicarsi a lavori utili dovuti sia all’iniziativa personale che alle richieste del priore, per il servizio del bene comune. Ciò consente di mantenere un giusto equilibrio di vita: il lavoro valorizza la persona e lascia una certa libertà di spirito. Il monaco riceve i pasti attraverso un piccolo sportello, collocato vicino all’ingresso della cella, e li consuma da solo. L’astinenza dalle carni è in vigore da sempre presso i certosini. Inoltre il grande digiuno monastico viene osservato dal 14 Settembre a Pasqua: durante questo periodo, i monaci fanno un solo pasto a mezzogiorno. Infine, un giorno alla settimana, i monaci prendono solo pane e acqua. Riposo, vita di comunità. L’interruzione quotidiana del riposo costituisce una certa mortificazione che si inserisce nei mezzi tradizionali di ascesi della vita certosina. Tuttavia, si può comunque parlare di un ristoro più che soddisfacente, anche per una condizione media di salute. Nei giorni domenicali e di grandi solennità, la vita è più cenobitica. Le Ore minori dell’Ufficio vengono cantate in coro, il pasto di mezzogiorno è preso in comune nel refettorio, ma in silenzio. Nel pomeriggio vi è pure una ricreazione comune. Una volta alla settimana, abitualmente il lunedi, una passeggiata di qualche ora nei dintorni, detta spaziamento, permette ai solitari di godere della natura conversando tra di loro. Inoltre la comunità si riunisce talvolta in capitolo per deliberare e votare.